Interessante libricino sulla morte, no, probabilmente sulla vita, vista da un bambino di 10 anni che sta morendo di leucemia. Nessuna disperazione, nessuna commiserazione. Me l’ha prestato mia figlia e mi ha incuriosito il fatto che avesse trovato bello un libro che tratta un argomento del genere, lei che non gradisce nulla di diverso dall’happy end, com’è giusto a 11 anni. Confermo la sua opinione. Bella l’idea di affrontare la morte “giocando”. Forse, per certi aspetti andrebbe affrontata così anche la vita.